Sala '900
Nell’ambito del progetto Polvere la compagnia teatrale PEM (Potenziali Evocati Multimediali) mette in scena uno studio site specific pensato per il Polo del ‘900 dello spettacolo Sette a Tebe, tratto dalla tragedia Sette contro Tebe di Eschilo, regia di Gabriele Vacis.
Mitologia e storia del genere umano sono segnate da guerre, pervase da incessanti scontri fratricidi. La guerra non è lo scontro animale fra belve per la difesa e la sopravvivenza: la violenza della guerra è artificiale, politica, razionale.
Il cuore della tragedia è la strategia che Eteocle, sovrano di Tebe, dovrà mettere in campo per battere l’armata organizzata da suo fratello Polinice, insorto contro di lui poiché privato del patto di alternanza al governo della loro città ed esiliato ad Argo: dunque sette capi tebani contro sette capi argivi. La guerra si risolve in favore di Tebe, ma i due fratelli nella lotta si uccideranno a vicenda.
In questo spettacolo il coro viene concepito non come massa indistinta, ma come insieme di personaggi: la folla, la gente di Tebe che assiste, commenta e in fin dei conti determina gli eventi della tragedia. È essa stessa il fato, un’opinione pubblica che con la sua invadenza onnipresente è capace di volgere in festa, in mercato ogni evento straordinario, anche i più tragici. Da questo coro di personaggi si staccano progressivamente i quattro fratelli Eteocle, Antigone, Ismene, e Polinice, vittime sacrificali del rito collettivo.
Questo emergere dei personaggi dal coro permetterà di esplorare alcuni rapporti tra l’attore che narra e l’attore che interpreta, non più considerando contrapposti i due termini ma cercando di comprenderli, senza pregiudizi e certezze. I termini della strategia vengano proposti da Eschilo nello stesso modo in cui oggi ascoltiamo, in televisione quotidianamente e incessantemente, le contese tra l’esercito ucraino e l’esercito russo, difensori e attaccanti secondo ruoli imposti da volontà che li sovrastano. Il peso dell’opinione pubblica è fortissimo, voce che in passato era incarnata dal coro eschileo della tragedia antica.
Crediti di produzione: Teatro Olimpico di Vicenza, Artisti Associati Gorizia, Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, PEM impresa sociale, Fondazione ECM Settimo Torinese.
Evento a cura di: Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, Fiorile delle Arti e Culture, Fondazione Vera Nocentini.