La Fondazione nasce nel 1974 a opera di un folto gruppo di intellettuali e politici torinesi. La sua missione, fin dall’origine, è quella di essere un punto di riferimento nodale per la produzione e la diffusione di cultura a Torino, attraverso tre filoni di attività: la conservazione e valorizzazione della storia del movimento operaio; la creazione di un punto di incontro e mediazione fra le varie culture di sinistra; la realizzazione di un osservatorio dello sviluppo socio-economico della città. Negli ultimi anni la Fondazione ha mantenuto tale vocazione, arricchendola con l’attenzione ai temi critici della società contemporanea (lavoro, giovani, innovazione sociale e produttiva, comunicazione e modelli politici emergenti), associata all’esigenza di esplorare nuove strade comunicative e produttive. Si sperimentano così linguaggi non tradizionali che vanno dalla musica al teatro, dal cinema all’arte figurativa, attraendo e coinvolgendo un pubblico sempre più ampio e differenziato. Non cessa però il vocazionale lavoro di arricchimento dell’archivio e della biblioteca, a cui si applicano sistemi di gestione e navigazione delle informazioni all’avanguardia. Né si esaurisce il forte riferimento ideale al pensiero e all’opera di Antonio Gramsci.