Incontro fondato sulla ricerca transdisciplinare di Elena Dell’Oste Genealogie femministe. Tra mostri e cyborg, nell’ambito del progetto Kairos.
La tecnologia può essere strumento di emancipazione dalle visioni essenzialiste e naturalizzanti di un sistema dominante che perpetua gerarchie e disuguaglianze? Genere ibrido per eccellenza e soggetto a contaminazioni, la fantascienza contemporanea permette di immaginare universi alternativi in cui le regole del mondo capitalista occidentale sono sospese, insieme ai ruoli di genere, alle gerarchie e alla supremazia umana su altre specie.
Ribaltando i topoi della fantascienza e del fantasy classici, queste narrazioni rappresentano un’occasione, un’apertura che ha un effetto dirompente rispetto al tempo progressivo lineare. La fantascienza femminista rappresenta una diffrazione rispetto alla fiducia positivista nei confronti dell’innovazione tecnologica, come tensione teleologica verso il futuro, e anche rispetto alla nostalgia verso un passato puro, dominato da un paradigma umanista e antropocentrico.
Dialogano:
Elena Dell’Oste, autrice della ricerca
Martina Del Romano, traduttrice
Isabella Pinto, ricercatrice transdisciplinare indipendente
Carola Catto, artista
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