Seminario,
Disinformazione. Percorsi didattici consapevoli
venerdì, 14 novembre
10.00h
Spazio Incontri | Palazzo San Daniele | Polo del '900 | Piazzetta Antonicelli, Torino

In un’epoca di fake news e deepfake chi ha davvero accesso a un’informazione autentica? Come si è evoluto il diritto all’informazione? Che significato ha oggi l’articolo 21 della Costituzione? Quanto la manipolazione delle informazioni incide sulla qualità della democrazia? A partire da queste domande si propone un seminario aperto ai docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e dei CPIA con approfondimenti teorici sul tema della disinformazione e la condivisione di attività didattiche da realizzare in aula.

Al termine sarà rilasciato un attestato riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito ai docenti partecipanti.

Programma:
Prima sessione: 10 – 13
Saluti istituzionali e introduzione
Gramsci e la verità rivoluzionaria, Francesca Chiarotto, Università del Piemonte Orientale
Dalla libertà di informare al diritto a essere informati, Mia Caielli, Università degli Studi di Torino
Come ci si informava ai tempi della Costituente?, Daniele Pipitone, Università degli Studi di Torino

Seconda sessione: 14.15 – 17
“Fake news e web”: Laboratorio per studenti e insegnanti della Scuola Secondaria di I grado, Tatjana Giorcelli, Associazione Babelica APS
“A caccia di falsi storici”: Laboratorio per studenti e insegnanti della Scuola Secondaria di II grado, Francesca Chiarotto, Università del Piemonte Orientale
Conclusioni e osservazioni

Prenota qui il tuo posto

L’iniziativa è realizzata nell’ambito dell’ottava edizione del progetto integrato di didattica del Polo del ‘900 “HOME – House of Memory & Engagement”, coordinato dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci con il sostegno dell’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci”, in partenariato con l’Arci di Torino, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, l’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea ‘Giorgio Agosti’ e il Centro Studi storico-letterari “Natalino Sapegno”.