Chi sono gli autori a cui Arci commissionò le opere per quella celebrazione e quale impatto culturale e politico ebbe nella Torino dell’inizio degli anni ‘60? Le avanguardie musicali di allora come quelle di oggi si raccontano attraverso la rottura con le tradizioni musicali precedenti. Una rottura artistica che sa di rivoluzione e quindi di resistenza: in questo modo l’Arci di Enzo Lalli volle celebrare un momento di cambiamento con una forma estetica rivoluzionaria cercando di portarla il più possibile tra le classi popolari che al tempo non avevano accesso a determinate sonorità.
Con la guida di Edoardo Dadone ascolteremo insieme il Concerto per la Resistenza che si è svolto al teatro Gobetti il 14 Ottobre del 1964.
Il concerto arriva a noi attraverso l’archivio dell’Associazione A. Toscanini, una delle più rilevanti esperienze culturali del panorama italiano degli anni ‘60. Al tempo l’Arci e l’Associazione Toscanini vollero commissione 3 opere di musica classica contemporanea a quelli che nel breve futuro sarebbero diventati i tre grandi rappresentanti del genere in Italia: Carlo Mosso, Giorgio Ferrari e Guido Ferraresi. Di quel momento e di quella prima rappresentazione abbiamo il documento sonoro e lo esploreremo nella sua straordinaria unicità. Sarà possibile consultarne gli spartiti e avere tra le mani il libretto di sala, proprio in quegli infernotti di Palazzo Carignano, culla dell’antifascismo torinese, dove si svolsero tante attività dell’Associazione Toscanini e dell’Arci stessa, insieme a quelle dell’Unione culturale F. Antonicelli.
In collaborazione con la Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci.
Saluti e introduzione da parte di Claudio Simone e Guido Panella dell’Unione culturale Antonicelli e di Max Borella dell’Arci di Torino. Introduzione all’ascolto del Concerto e guida alla sua comprensione a cura di Edoardo Dadone.