Incontro,
Il fondo filmico dell’Istituto Missioni Consolata
martedì, 06 giugno
17.00h
Polo Culturale Missionari Consolata, via Cialdini 4

Secondo appuntamento del programma Un mondo di cinema: la presentazione del fondo filmico dell’Istituto Missioni Consolata (depositato presso il CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa) e del canale Cinemareligioso.

Intervengono:

  • padre Gigi Anataloni, direttore dell’Archivio Fotografico e Audiovisivo dell’Istituto Missioni Consolata,
  • Elena Testa, responsabile CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa,
  • Dario Edoardo Viganò, docente di cinema presso l’Università Internazionale Uninettuno,
  • Sergio Toffetti, past director di CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa,
  • Donata Pesenti, Campagnoni docente di Museologia del Cinema presso l’Università degli Studi di Torino.

Modera: Simona Borello, Mediacor.

A cura di CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa in conllaborazione con Circolo dei Lettori, Dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Torino, Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia (ISACEM) di Roma.

Un mondo di cinema nasce durante la realizzazione del CAM. Mediacor, coordinatrice della realizzazione del Polo Culturale e da sempre attenta al tema del cinema religioso e missionario, ha coinvolto l’Archivio Nazionale Cinema Impresa per custodire e digitalizzare l’archivio filmico dell’Istituto Missionari Consolata: 1033 pellicole in 16mm, 35mm e 9,5mm girate tra gli anni Trenta e gli anni Ottanta del Novecento. Dopo un anno di intenso lavoro, che ha coinvolto tutto il team dell’Archivio, questo patrimonio poco o per nulla conosciuto sarà messo a disposizione del pubblico sul canale web CinemaReligioso, che a partire dal 6 giugno diventerà un nuovo punto di riferimento per ricercatori, studiosi e curiosi in ogni campo.

Lunedì 5 giugno, ore 18.00 (via Bogino 9, Circolo dei Lettori), il primo appuntamento: la presentazione del volume Cesare Zavattini e l’eredità culturale tra Italia e Cuba, curato da Dario Edoardo Viganò.