A poco più di sei mesi dalla scomparsa, su proposta dell’Associazione dei consiglieri Emeriti della Città di Torino, ricordiamo Guido Bodrato. Lo facciamo in una sede prestigiosa: la “sala rossa” del Palazzo Civico di Torino, in cui svolse per più mandati il ruolo di Consigliere comunale. Lo facciamo cercando fin d’ora di unire il ricordo dell’amico e la riflessione sulla politica italiana del secondo dopoguerra di cui è stato protagonista. Lo facciamo come primo spunto per indagare il suo ruolo nella storia del cattolicesimo politico, cui ha contribuito con il pensiero e con l’azione. Proprio sulla necessità di mantenere la memoria e difendere la dignità della presenza politica dei cattolici italiani si è consolidata la sua amicizia nei confronti della Fondazione Donat-Cattin, ed il costante sostegno alla nostra attività culturale.
Programma
Presiedono: Mariapia Donat-Cattin (presidente della Fondazione Carlo Donat-Cattin); Giancarlo Quagliotti (residente Associazione dei consiglieri emeriti della Città di Torino); Sergio Rogna Manassero (coordinatore degli ex Parlamentari del Piemonte e della Valle d’Aosta).
Saluti istituzionali: Maria Grazia Grippo (presidente del Consiglio Comunale di Torino); Daniele Valle (vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte); Stefano Lo Russo (sindaco di Torino.
Guido Bodrato: la politica protagonista. Dalla videointervista rilasciata nel 2021 alla Fondazione Carlo Donat-Cattin
Relazioni: Dal centro sinistra alla crisi del sistema politico. Guido Bodrato, un leader mite, Agostino Giovagnoli;
Le radici. Bodrato nel Consiglio comunale di Torino, Mario Berardi;
Un protagonista della politica italiana, Pierluigi Castagnetti;
Guido Bodrato al Governo della Repubblica, Maria Pia Garavaglia;
Tavola rotonda “Guido Bodrato e le culture politiche popolari del Novecento”, con la partecipazione di Gennaro Acquaviva, Attilio Bastianini, Lorenzo Gianotti, Patrizia Toia. Modera: Gianfranco Morgando. Testimonianze: Giuseppe Accattino, Domenica Genisio, Giuliana Pagani, Enrico Salza, Piero Bodrato.
Conclusioni: Gianfranco Astori.