Il film La passeggera (di Andrzej Munk, Polonia, 1963), ispirato a un radiodramma di Zofia Posmysz-Piasecka, solleva alcune importanti questioni sulla deportazione politica delle donne ad Auschwitz e sul mondo concentrazionario in generale. La visione del film sarà quindi l’occasione per un confronto su temi come il rapporto vittima/carnefice e quello dell’appropriazione dei corpi delle donne. Inoltre, il capolavoro invita a riflettere sulla labilità della memoria e la sua persistenza nell’inconscio delle persone.
Sono invitati a parlare esperti di cinema e di storia con competenze specifiche sul cinema polacco e la deportazione: Francesca Brignoli (Univ. di Pavia), Lorenzo Costantino (Istituto Polacco di Roma) e Jadwiga Pinderska-Lech (Museo Statale di Auschwitz-Birkenau).
A cura di Archivio nazionale cinematografico della Resistenza e Istituto di studi storici Gaetano Salvemini.
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