
La mostra “Luoghi di memoria. Comunità yezida e spazio sacro” è un appello volto al dialogo con la società civile e alla sensibilizzazione verso il patrimonio culturale di minoranze religiose “a rischio”. L’intento primario dell’evento è di veicolare con immediatezza i risultati maturati nel corso della ricerca scientifica sul campo e tradurli in un linguaggio espressivo capace di raggiungere un ampio pubblico.
Il mosaico di volti e paesaggi dispiega la memoria di una tradizione autoctona che ha profonde radici nella storia culturale dell’area, ma che a causa del suo particolarismo religioso è stata oggetto di emarginazione e violenza.
Nelle sue diverse declinazioni lo spazio sacro possiede una connotazione del tutto speciale rappresentando il fulcro dell’identità yezida, elemento connettivo tra individuo e territorio, scrigno di continuità devozionale e rituale. La mostra sui santuari yezidi offre la possibilità di volgere uno sguardo intimo alla cultura e alla vita della comunità contemporanea, trovando quei punti di contatto che caratterizzano universalmente l’esperienza del sacro ed emozioni condivise.
La mostra sarà visitabile fino al 22 marzo
interventi di:
Adriano V. Rossi, Presidente ISMEO – Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente
Laura Schrader, Giornalista
Gianfilippo Terribili, Vice-Direttore MAIKI – Missione Archeologica Italiana in Kurdistan Iracheno
Ghiath Rammo, Archeologo e curatore della mostra
Iniziativa di: Dipartimento di Scienze dell’Antichità – La Sapienza, Maki, Ismeo, Istituto Curdo e Pronatura