Prosegue il lavoro della Fondazione Donat-Cattin su “Settegiorni”. Dopo il convegno di Roma dello scorso anno (14 giugno, Biblioteca del Senato), nel corso del quale abbiamo presentato la digitalizzazione della rivista, oggi consultabile integralmente sulla piattaforma 9centRo, stiamo lavorando all’impostazione di un lavoro di ricerca che ricostruisca più puntualmente il ruolo della testata nel lungo periodo della sua pubblicazione. Gli scopi che vogliamo raggiungere sono molteplici. Certamente cercheremo di individuare le tematiche principali affrontate dalla rivista, e di “leggerne” i contenuti, alla luce del vasto campo di interessi non soltanto strettamente politici che sono stati oggetto dell’attenzione di “Settegiorni”. Proveremo anche a delineare, più in generale, il ruolo politico e culturale svolto dalla testata in un periodo di grandi cambiamenti e di inusitata vivacità del dibattito nel cattolicesimo politico e nella sinistra italiana, entrambi interrogati dai cambiamenti sociali che esplodevano in quel periodo a partire dalle fabbriche, dalle Università e dalle piazze. E tenteremo anche di conoscere meglio “Settegiorni” dal punto di vista più squisitamente “giornalistico”, in particolare nei suoi aspetti innovativi a partire dalla vita di redazione e dal rapporto con i lettori. Un lavoro, di cui pubblicheremo i risultati, che crediamo contribuirà a comprendere meglio un periodo cruciale della storia del nostro paese attraverso una singolare esperienza giornalistica. Contribuirà alla progettazione di questa iniziativa il seminario che terremo il prossimo 26 marzo presso il Dipartimento di studi storici dell’Università di Torino, con la collaborazione di autorevoli studiosi e di alcuni protagonisti della stagione di cui ci stiamo occupando.
Programma
Introduzione di Francesco Traniello.
Relazioni
Settegiorni, otto anni tra politica e società (1967-1974), Alberto Guasco.
Settegiorni, un progetto di ricerca, Bartolo Gariglio.
Fare Settegiorni, la rivista in redazione, Giuseppe Di Salvo.
Contributi di Sandro Magister, Giorgio Merlo, Giangiacomo Migone, Giovanni Orfei.
Discutono Mauro Forno, Marta Margotti, Sergio Soave.