Spettacolo/Perfomance,
Vincenzo Ciaffi e il Teatro dei Cento
mercoledì, 21 giugno
17.00h
Piazza Carignano
(in caso di maltempo, sotto i portici di Piazza Carlo Alberto)

Partecipazione libera con possibilità di donazioni a sostegno dell’attività di “Mamme in piazza per la libertà di dissenso”

L’Unione Culturale promuove Vincenzo Ciaffi e il Teatro dei Cento: cosa deve Torino a quell’esperienza? – strad-rama, drammaturgia pubblica su strada con Marco Gobetti.

Vincenzo Ciaffi, scomparso cinquant’anni fa, fu latinista e chiunque abbia fatto studi classici ricorda i suoi saggi, le traduzioni e le prefazioni a svariate edizioni di opere latine, oltre che le antologie dedicate alle scuole superiori. Il debutto del Woyzeck con la regia di Ciaffi al Teatro Gobetti di Torino, l’8 gennaio 1946, segna l’inizio di un’esperienza rivoluzionaria. Dopo Büchner, quella stessa compagnia, il “Teatro sperimentale dell’Unione culturale”, mette in scena ancora al Teatro Gobetti Nozze di sangue di Garcia Lorca. Quindi agisce nei locali dell’Unione culturale presieduta da Franco Antonicelli, presentando nel 1948 una versione de Il malinteso di Camus; e nella stagione 1949-1950 muta il suo nome in “Teatro dei Cento” e debutta, ancora nei locali di Palazzo Carignano, con altri tre spettacoli: Antigone di Sofocle (nella traduzione di Camillo Sbarbaro), Mirra di Alfieri e Ricciarda di Foscolo.

Ricerche e drammaturgia di Claudio Panella e Marco Gobetti.

Organizzano: Lo stagno di Goethe con Unione culturale Franco Antonicelli e nell’ambito dell’azione “Teatrosustrada.2023”, con il sostegno di Regione Piemonte.