Incontro,
Visibilità. Trasparenza del potere o trasparenti al potere?
giovedì, 25 maggio
18.00h
Polo del '900, via del Carmine 14
Sala '900

La Fondazione Istituto piemontese A. Gramsci e l’Unione Culturale organizzano Visibilità. Trasparenza del potere o trasparenti al potere? quarto appuntamento del ciclo Spiriti del nostro tempo. A partire dalle Lezioni americane di Italo Calvino.

Con  Francesco Gallino e Daniele Gorgone.

«Trasparenza» è – per paradosso – un concetto opaco. Rimanda alla volontà di mostrare parti di sé: visioni, speranze, idee. Ma anche a un controllo dal basso nei confronti delle «stanze oscure» del potere. E persino all’avvento di un mondo liberato dal proprio opposto, il «segreto»: un universo di visibilità assoluta, in precario equilibrio tra utopia e distopia. Per decenni la metafora della «trasparenza» ha distinto le lotte progressiste: dal glass ceiling alle teorie animaliste («se i mattatoi avessero pareti di vetro, saremmo tutti vegetariani») alla glasnost. Ma oggi i big data rendono la trasparenza letterale: diventiamo totalmente conoscibili, grazie ai dati personali che continuamente produciamo (e cediamo). Google maps, chatgpt, spotify: gli algoritmi ci conoscono meglio di noi. Più che chiedersi con Dick che cosa sognino gli androidi («pecore elettriche» la sua ipotesi celeberrima), allora, è il momento di tornare al punto centrale della Visibilità di Calvino: quel serbatoio di immagini interne, poetiche e segrete, cui ciascuno di noi può attingere solo chiudendo gli occhi. Senza generare cookies.


Spiriti del nostro tempo è un ciclo di sei incontri per discutere dei processi contemporanei di legittimazione del potere, ripartendo da una lettura politica delle suggestioni proposte da Calvino nelle sue Lezioni americane. Sei parole d’ordine – da efficienza a trasparenza – che appaiono oggi imprescindibili per comprendere la politica, tanto da essere usate e abusate senza mai essere messe in discussione; ideali dalle radici profonde che nella storia hanno assunto colori e sfumature anche molto differenti, dai quali non possiamo prescindere per poter ragionare del senso comune politico del nostro tempo.